mercoledì 29 aprile 2015

IL PERSONAGGIO: ENRICO VIII

Enrico VIII, re di Inghilterra dal 1509 al 1547, figlio di Enrico VII e Elisabetta di York, è stato uno dei re più famosi e che ha lasciato il maggior segno nella storia inglese.
Famoso per via delle sei mogli (questo lo ha reso famoso anche a chi di Storia non si interessa), per l'omonimo dramma scritto da Shakespeare nel 1612, per l'aver rotto con la Chiesa Cattolica di Roma e fondata la "Anglicana Ecclesia" dando inizio alla Riforma Protestante Anglicana, per aver sconfitto due volte gli Scozzesi, nel 1513 a Flodden Field uccidendo re Giacomo IV, e nel 1542 a Solway Moss uccidendo re Giocomo V. Grazie a questo per oltre un secolo gli scozzesi non furono più un problema per l'Inghilterra.
Ma sopratutto per i suoi figli (ma sopratutto per le figlie) che si succedettero per quasi un secolo sul trono di Inghilterra e riuscirino li' dove il padre aveva fallito, trasformare l'isola britannica in una Grande Potenza.
Enrico non avrebbe dovuto regnare essendo il secondogenito, ma all'età di 11 suo fratello Arturo mori, e lui venne nominato erede al trono e Principe di Galles. Quell'anno morirono anche la madre e la nonna, e questa assenza di presenze femminili nella sua educazione forse spiega il suo successivo comportamento problematico con il sesso femminile.
Nel 1509, appena maggiorenne, Enrico venne incoronato Re con il nome di Enrico VIII e subito sposò la vedova del fratello, Cristina d'Aragona, incoronandola a sua volta Regina d'Inghilterra e rinsaldando così l'alleanza della allora povera ed isolata Inghilterra con la grande potenza della Spagna.
Alleanza che vacillava perchè, nella sua vedovanza da Arturo, Caterina non aveva gradito la compagnia del suocero Enrico VII che cercava di fregarle tutta la dote e la trattava con voluta scortesia.
Parliamo un attimo della cosa per cui questo personaggio dal possente fisico, i lineamenti pesanti e il carattere iracondo e poco propenso alla tolleranza è famoso... le famose "SEI MOGLI DI ENRICO VIII" oramai leggendarie...
Prima di tutto la lista:

11 GIUGNO 1509 sposa CATERINA D'ARAGONA (1485-1536) madre di Maria I Tudor
25 GENNAIO 1533 sposa in segreto ANNA BOLENA (1507-1536) madre di Elisabetta I
19 MAGGIO 1536 sposa ANNA di SEYMOUR (1518-1537) madre di Edoardo VI
6 GENNAIO 1540 sposa ANNA di CLEVES (1520 - 1557)
8 AGOSTO 1540 sposa CATERINA HOWARD (1521 - 1542)
12 LUGLIO 1543 sposa CATERINA PARR (1520 - 1548), l'unica che gli sopravvive.

Qui sopra la foto di famiglia (Museo delle Cere di Madame Tussaud)


Dalla prima moglie, colpevole di non essere riuscita in 18 anni a dargli un figlio maschio, quando per lei si avvicinò la menopausa e le probabilità di un erede sfumavano, Enrico cercò di divorziare in tutti i modi.
Vennero trovati cavilli e impedimenti (fin dal Passo del Levitico "il fratello minore non sposi la vedova del fratello maggiore") ma Caterina era figlia di Isabella e Ferdinando d'Aragona e sorella di Carlo V, il Papa non voleva certo inimicarsi questi personaggi dichiarando nullo il matrimonio per favorire un qualunque Re d'Inghilterra.
Particolare non trascurabile, il nipote del Papa, il Duca di Parma, aveva sposato la figlia naturale, illegittima ma riconosciuta, di Carlo V.
Così Enrico iniziò la sua carriera di "tombeur de femmes" sposando in segreto una cortigiana, bella, aggressiva e intelligente, Anna Bolena, ricevendo in cambio la scomunica.
Il risultato finale fu il divorzio dell'Inghilterra dalla Chiesa Cattolica invece che di Enrico da Caterina. Il cancelliere Thomas More (1478-1535) e il vescovo John Fisher (1469-1535) furono decapitati a quindici giorni l'uno dall'altro dietro ordine di Enrico VIII, per non aver voluto giurare fedeltà ad Enrico VIII come capo della Chiesa Anglicana. Entrambi furono poi canonizzati; in particolare il 5 novembre 2000 Thomas More fu proclamato patrono dei governanti e degli uomini di stato da Papa Giovanni Paolo II.
In effetti, Enrico venne in seguito manipolato dai suoi Ministri attraverso Anna Bolena, che usò spregiudicatamente la sua influenza sul Re a favore dei potenti che costituivano la Corte, fino a che non questa sventurata non cadde in disgrazia lasciando la testa sotto la mannaia del boia.
Lasciò una figlia destinata a diventare la grandissima Elisabetta I di Inghilterra e vedere la sua epoca, denominata età elisabettiana, diventare il Rinascimento dell'Inghilterra, con un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale: William Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund Spenser, Francesco Bacone sono solo alcuni degli scrittori e pensatori che vissero durante il suo regno.
Tornando a Enrico, dopo Anna Bolena vennero le altre, due Anne e due Caterine, e finalmente l'atteso e sospirato erede maschio, il futuro Edoardo VI.
Un Re sfortunato Edoardo VI, fragile e delicato al contrario del padre, morì a soli sedici anni e lasciò il trono a Maria Tudor, figlia di Enrico VIII e Caterina di Aragona.

ATTIVITA'

Rispondi alla domanda: quali papi scomunicarono Enrico VIII? Perché?

 

venerdì 17 aprile 2015

LA CONTRORIFORMA DELLA CHIESA


La diffusione della Riforma
Le idee della Riforma si diffusero ben presto anche in Europa. Gli sviluppi più importanti si ebbero in Svizzera e in Inghilterra.
In Svizzera le idee di Lutero vennero portate avanti prima da Ülrich Zwingli, poi da Giovanni Calvino.
In Inghilterra il sovrano Enrico VIII si staccò dalla Chiesa di Roma, perché il papa si era rifiutato di annullare il matrimonio del sovrano con Caterina d’Aragona. Nel 1534 Enrico VIII si proclamò capo della Chiesa inglese.
In Germania, con la pace di Augusta (1555), si trovò un accordo tra cattolici e protestanti: il luteranesimo veniva riconosciuto e si stabilì che la popolazione di un territorio dovesse seguire la religione del proprio principe.

La Controriforma
La risposta della Chiesa cattolica non si fece attendere. Il pontefice Paolo III convocò un concilio a Trento (1545-1563) per riformare la Chiesa. Il concilio inaugurò una fase nuova chiamata Controriforma (o Riforma cattolica). Il concilio confermò la validità della dottrina cattolica e promosse la nascita di nuovi ordini religiosi (come i gesuiti e i cappuccini) per sostenere l’azione della Chiesa. A Trento, inoltre, furono condannate con fermezza tutte le dottrine protestanti. Le idee giudicate pericolose vennero combattute con ogni mezzo: fu istituito un Indice dei libri proibiti e venne potenziato il tribunale dell’Inquisizione (che giudicava le persone sospettate di eresia).
 
ATTIVITA'
Rispondi alle domande (max 5 righi per risposta).
1) Perché Papa Paolo III convocò un concilio a Trento?
2) Le idee giudicate pericolose come vennero combattute dalla Chiesa?
3) Perché Enrico VIII si staccò dalla Chiesa di Roma?
 

sabato 4 aprile 2015

MARTIN LUTERO

La Riforma protestante è l'insieme dei movimenti religiosi che nel XVI secolo produssero la frattura della cristianità, dando vita alle Chiese protestanti. Assieme al rinnovamento culturale prodotto dall'Umanesimo e dal Rinascimento, questa storica trasformazione del modo di intendere e vivere l'esperienza religiosa si colloca agli albori della storia moderna dell'Occidente. Benché la Riforma abbia avuto inizio nel XVI secolo, quando Martin Lutero sfidò l'autorità della Chiesa, le sue origini vanno ricondotte a eventi di carattere politico, economico e culturale risalenti ai secoli precedenti.

Il teologo tedesco Martin Lutero nel 1517 pubblicò le 95 tesi in cui criticava aspramente la simonia delle autorità ecclesiastiche. Lutero asseriva che l'essenza del cristianesimo non risiede nella complicata organizzazione che fa capo al papa, ma nella comunicazione diretta tra l'individuo e Dio. Le dottrine luterane ispirarono altri movimenti protestanti, come il calvinismo e il presbiterianesimo. Le 95 tesi di Lutero riguardano la vendita delle indulgenze e i poteri del papa. La vendita delle indulgenze, praticata dalla Chiesa di Roma per finanziare la costruzione della Basilica di S. Pietro, si basava sul presupposto che il Papa potesse disporre del tesoro costituito dai meriti di Gesù e dei santi e venderlo, sotto forma di indulgenze, ai peccatori desiderosi di purificarsi. Lutero, nelle sue tesi, precisa che il Papa non può rimettere alcuna pena, se non quelle da lui stesso imposte.

Per amore e zelo di far risplendere la verità egli affissa sulla porta della cattedrale di Wittemberg le 95 Tesi  e prega coloro i quali non possono essere presenti a discutere con Lui verbalmente, lo facciano per iscritto.

 ATTIVITA'
Per Lutero il perdono di Dio giunge a noi solo attraverso la fede. Dei 7 sacramenti ne salva solo due, quali? Perché?