È saggio… non cominciare a parlare finché non sei certo di ciò che vuoi comunicare! Ma come passare in maniera efficace dall’idea alla sua enunciazione? Attraverso il linguaggio ogni persona cerca di esprimere ciò che pensa e sente, comunicando agli altri una serie di messaggi. Esprimersi bene significa, in primo luogo, saper trasmettere agli altri i messaggi interiori, proprio come li abbiamo concepiti. L'arte della comunicazione è quella di far corrispondere al pensiero le parole!
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1)I Romani, quando non avevano nulla da fare, passavano il tempo libero passeggiando, giocando, frequentando le terme. Per godere un po' di effettivo riposo i Romani andavano a passeggiare nei giardini imperiali concessi dal sovrano o nei Fori. Per loro era bellissimo passeggiare sotto i portici. Questi portici permettevano ai Romani di passeggiare all'ombra, tra la vegetazione, ammirando gli affreschi. Passeggiando parlavano delle ultime novità e criticavano anche i politici, come facciamo anche noi oggi. La loro grande passione nel loro tempo libero era anche il gioco d'azzardo, allora proibito.
RispondiElimina2)I romani mangiavano solo poche cose e rapidamente. I principali alimenti dei Romani erano radici, cipolle, cavoli, lattuga, porri tritati, fave, ceci, sesamo e cereali. Mangiavano spesso anche il pesce di mare conservato sotto sale. La carne molto raramente perché quella era riservata solo ai ricchi e a quelli che potevano cacciare. Preferivano pietanze bollite e morbide, budini, cibi tritati accompagnati da molta salsa. Andavano pazzi per le erbe aromatiche e per il pepe e le spezie. Il triclinio era la stanza dove i Romani mangiavano. Era formata da tre divani in cui i padroni di casa stavano semi-sdraiati. Quando i Romani alla sera festeggiavano con gli amici, cenavano tutti insieme.
3)I Romani riservavano particolare attenzione alle armature ed elmi, riprodotti nelle varie versioni in funzione del ruolo ricoperto dal protagonista: centurione, pretoriano, ufficiale romano, guardia, legionario, soldato romano...Nel corso della Storia romana si sono succedute vari tipi di armature. La corazza a struttura rigida col tempo lasciò il posto alla lorica, che poteva essere a scaglie di metallo (lorica squamata), a placche di metallo (lorica segmentata) e in maglie di metallo (lorica hamata). Gli scudi più diffusi furono il clipeus di foggia rotonda e lo scudo incurvato rettangolare. Completavano l'armatura gli schinieri e l'elmo, di varie fogge, che lasciava scoperto il viso.