Le cause:
La Rivoluzione francese scoppia nel 1789 e termina nel 1799.
Vigilia della rivoluzione
Nel 1789 in Francia la popolazione era divisa in:
Vigilia della rivoluzione
Nel 1789 in Francia la popolazione era divisa in:
- nobiltà, che aveva il monopolio delle cariche pubbliche e numerosi privilegi economici e fiscali
- il clero
- il terzo stato composto da borghesi, commercianti ed artigiani, proletariato urbano e contadini, che era lo strato più numeroso e vario della popolazione.
Cause della rivoluzione francese
Dopo il 1781 l'antico regime entra in crisi a causa di difficoltà finanziarie (dovute alle forti spese per la partecipazione alla guerra di indipendenza americana).
Viene proposta una riforma economica che però intaccava i privilegi dei nobili e del clero. Questi, per contrastare tali riforme, costringono il re Luigi XVI a convocare gli Stati Generali.
Dopo il 1781 l'antico regime entra in crisi a causa di difficoltà finanziarie (dovute alle forti spese per la partecipazione alla guerra di indipendenza americana).
Viene proposta una riforma economica che però intaccava i privilegi dei nobili e del clero. Questi, per contrastare tali riforme, costringono il re Luigi XVI a convocare gli Stati Generali.
Gli Stati Generali erano un'assemblea in cui ogni ordine sociale (nobiltà, clero e terzo stato) doveva avere un numero eguale di deputati, ma il terzo stato chiede ed ottiene di avere un numero doppio di rappresentanti per riuscire contrastare le votazioni di nobiltà e clero che spesso andavano a coincidere (mantenendo così i propri privilegi a discapito dei ceti meno abbienti)
Votazione a testa o per ordine?
Però, se il re concesse che il Terzo stato avesse un numero di rappresentanti doppio, l'aristocrazia ottenne che le votazioni negli Stati generali dovessero avvenire "per ordine" e non a testa: in altre parole, a ogni "stato" toccava un voto e quindi la nobiltà e il clero avrebbero avuto in ogni caso la maggioranza.
La questione andò avanti per più di un mese.
Votazione a testa o per ordine?
Però, se il re concesse che il Terzo stato avesse un numero di rappresentanti doppio, l'aristocrazia ottenne che le votazioni negli Stati generali dovessero avvenire "per ordine" e non a testa: in altre parole, a ogni "stato" toccava un voto e quindi la nobiltà e il clero avrebbero avuto in ogni caso la maggioranza.
La questione andò avanti per più di un mese.
Il giuramento della Pallacorda
Il Re, appoggiato dai nobili, non prendeva una decisione sulla questione del voto, così i deputati del terzo stato si riunirono nella sala della Pallacorda dove giurarono di dare una Costituzione alla Francia.
Il Clero e 47 membri della nobiltà si unirono a loro formando l'Assemblea Nazionale Costituente. Luigi XVI sconfitto sul piano politico, decise di ricorrere alla forza, ma la borghesia reagì e, con l'aiuto delle classi popolari, il 14 luglio assale e conquista la Bastiglia simbolo del dispotismo del regime assoluto.
(Da "Ripasso facile... ")
Il Re, appoggiato dai nobili, non prendeva una decisione sulla questione del voto, così i deputati del terzo stato si riunirono nella sala della Pallacorda dove giurarono di dare una Costituzione alla Francia.
Il Clero e 47 membri della nobiltà si unirono a loro formando l'Assemblea Nazionale Costituente. Luigi XVI sconfitto sul piano politico, decise di ricorrere alla forza, ma la borghesia reagì e, con l'aiuto delle classi popolari, il 14 luglio assale e conquista la Bastiglia simbolo del dispotismo del regime assoluto.
(Da "Ripasso facile... ")
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Quali furono i traguardi più rilevanti che raggiunse la Francia dopo la Rivoluzione?
I traguardi più rilevanti della Rivoluzione francese furono: l’abolizione della monarchia assoluta; la proclamazione della Repubblica con l’eliminazione delle basi economiche e sociali del cosiddetto Ancien Régime (Antico regime) e l’emanazione della “Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino”. La Rivoluzione francese, insieme a quella americana, poiché segnò il declino dell’assolutismo, ispirò le rivoluzioni a connotazione borghese liberali e democratiche che si consolidarono nel XIX secolo, dando impulso alla nascita di un nuovo sistema politico sotto il nome di Stato liberale, in cui la borghesia divenne la classe principale.
RispondiEliminaLa conseguenza immediata della rivoluzione fu l'abolizione della monarchia assoluta e dei privilegi feudali: la servitù, i tributi e le decime furono soppressi; i grandi possedimenti vennero frazionati e si introdusse un principio equo di tassazione.
RispondiEliminaNell’Assemblea Nazionale si chiese che fosse rispettata l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e si formulò la “Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino.”Con la Costituzione la monarchia da assoluta diventa costituzionale, tutti i cittadini avrebbero goduto dei diritti civili.
RispondiEliminaNel settembre del 1792 la Convenzione francese decise la caduta della monarchia e la proclamazione della Repubblica. Questa data coincise con la prima vittoria dell’esercito francese a Valmy.
Dopo la Rivoluzione francese la Francia fu divisa in 83 dipartimenti che, a loro volta, furono divisi in cantoni e municipi; questo permise l’entrata in vigore della Costituzione che si chiamò “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”. Questa proclamò le libertà fondamentali, cioè: di pensiero, di religione e stampa, dell’uguaglianza tra i cittadini senza distinzioni di ceto e razza, tutti questi ideali furono riassunti in una formula :’ liberté, egalité e fraternité’. La Costituzione definitiva fu confermata nel 1971, quando ci fu la fine ufficiale del governo monarchico e la Francia divenne una Repubblica.
RispondiEliminaIl risultato immediato della Rivoluzione fu l'abolizione della monarchia assoluta e dei privilegi feudali: la servitù, i tributi e le decime alla Chiesa furono soppressi; i grandi possedimenti vennero frazionati e vennero eliminati anche i principi fiscali e gli obblighi. Con la redistribuzione delle ricchezze e dei terreni la Francia divenne il paese europeo con il maggior numero di piccoli proprietari terrieri indipendenti. La Francia dopo la Rivoluzione divenne una Repubblica e i cittadini ottennero l’uguaglianza giuridica e i diritti, sanciti nella Carta Costituzionale del 1871.
RispondiEliminaI traguardi della Rivoluzione Francese cominciano ad essere raggiunti dopo l'assalto della Bastiglia. La Francia giunge, infatti, con la Rivoluzione, iniziata nel 1789 alla Costituzione che si chiamerà: "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino”. La Francia da monarchia diventa una Repubblica, dopo l'uccisione del re Luigi XVI. Per la prima volta, in Europa, tutti i cittadini all’interno di uno Stato erano divenuti “uguali e liberi nei diritti”. Tutti tranne le donne.
RispondiEliminaI traguardi più importanti della Rivoluzione Francese furono: le abolizioni delle immunità fiscali del clero e della nobiltà; la cessazione di ogni privilegio particolare e la soppressione delle corvées e dei diritti feudali, in cambio di un risarcimento in denaro da parte dei contadini. Una Francia nuova stava nascendo, unitaria nelle sue leggi e nelle sue idee: gettandosi alle spalle la antica rete di privilegi.
RispondiEliminaIl 27 Agosto 1793, l'Assemblea divulgò la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino in cui esponeva le proprie linee di pensiero principali e con cui si sanciva la morte dell'Antico Regime
La Rivoluzione francese inferse un colpo mortale al feudalesimo e realizzò una nuova società fondata sui principi della libertà e dell’uguaglianza civile segnando la fine dell’Ancien Régime. Gli storici hanno perciò scelto questo evento come discrimine tra età moderna ed età contemporanea. La Rivoluzione francese spazzò via la monarchia in Francia che diventò Repubblica. La Costituzione democratica del 1791 si rifaceva in parte alla monarchia inglese e in parte alla federazione degli Stati Uniti d'Americana
RispondiEliminaLa Rivoluzione Francese segnò la fine della monarchia assoluta in Francia e l’inizio di un’altra forma di governo: la Repubblica. Un altro obiettivo raggiunto dopo la Rivoluzione fu l’eliminazione dell’ Ancien Régime (Antico Regime) e l'emanazione della “Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino”. Nacque così un nuovo sistema politico, sotto il nome di Stato di diritto o Stato liberale, in cui la borghesia divenne la classe dominante, prodromi a sua volta della nascita dei moderni stati democratici del XX secolo.
RispondiEliminaLa Rivoluzione francese fu una successione di avvenimenti politici e sociali che ebbero come conseguenze principali:la caduta della monarchia,il crollo dell'Ancien Règime e l'istituzione della Repubblica in Francia,l'emanazione della "Carta dei diritti dell'uomo e del cittadino".La Rivoluzione francese,segnò il declino dell'Assolutismo monarchico che aveva gerarchizzato in tre Ordini la società francese .La Rivoluzione Francese ispirò le altre rivolte dell'800,di connotazione borghese e liberali,dando vita alla nascita di nuovi sistemi politici,che presero il nome di Stati Liberali.
RispondiEliminaLa Rivoluzione Francese realizzò una società fondata sui principi della libertà e dell'uguaglianza, la libertà di religione e di pensiero. Le donne francesi furono protagoniste di molti episodi della rivoluzione, alle donne furono riconosciuti i diritti civili ma non quelli politici. La Francia, prima della Rivoluzione, era governata da una monarchia assoluta incapace di riformare lo Stato. Gli ideali della Rivoluzione: libertà, uguaglianza e fratellanza divennero i principi cardine, combinati in modi diversi, delle Carte costituzionali delle democrazie contemporanee.
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