Cos'è il califfato? - Lo Stato islamico si fonda sulla costruzione di un’entità politica basata su un’interpretazione rigorista della Legge islamica, ma che forse non è mai esistita nel modo in cui la conosciamo oggi.
Che rapporto c'è tra l'Isis e al-Quaida? - Dopo la guerra in Siria la loro alleanza si è spezzata e ora sono due entità concorrenti, che agiscono con mezzi diversi, l'uno concentrando gli sforzi su uno Stato dotato di capacità di espansione, e l'altro con operazioni terroristiche in Occidente.
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Chi lo sostiene e chi lo contesta? - Lo Stato Islamico è sostenuto da una giovane generazione di jihadisti di varia provenienza. Gli ideologi jihadisti della vecchia generazione e gli ideologi musulmani riconducibili ai Fratelli Musulmani invece lo contestano, ma nessuno si pronuncia in modo unitario.
Come mai molti jihadisti vengono dall'estero? - Il combattente jihadista gode di un grande prestigio sia quando cade come “martire”, sia come reduce del jihad. Il reclutamento avviene tra categorie che soffrono di disagio economico o psicologico ma anche tra i fanatici della "guerra santa".
Conflitto religioso? - Ci sono motivi politici ed economici dietro la guerra in Iraq e in Siria, ma non va comunque sottovalutato l'elemento religioso.
Che cosa dobbiamo imparare da queste vicende? - La questione dello Stato islamico insegna che non è possibile usare i fondamentalisti islamici per ottenere risultati politici, come hanno fatto gli americani in Afghanistan e in Libia.
Come mai l'Occidente è lento nella risposta ai vescovi orientali? - Alla crisi economica che indebolisce l'Europa si aggiunge il fatto che i cristiani non hanno un peso politico autonomo in Medio Oriente.
I musulmani sono tutti uguali? - I musulmani che vivono in Occidente si distinguono per l’etnia o l’origine nazionale. Ma molti di loro ormai hanno perso il legame con l’Islam del Paese o della cultura di provenienza e si riconoscono più facilmente in un Islam globale.
ATTIVITA'
Rispondi brevemente alle domande (max 5 righi per ciascuna risposta):
1) In che modo l'ISIS minaccia l'Occidente?
2) Quali scopi si è prefisso l'ISIS con i massacri di Parigi e gli attentati in più paesi?
3) Perché l'ISIS fa paura?
1) I terroristi dell'Isis minacciano l'Occidente con nuovi attacchi kamikaze e auto-bombe. Sul loro mirino si trova l'Europa, in particolare alcuni Stati come la Francia, gli Stati Uniti d'America e l'Italia. Il terrorismo è stato l'argomento del colloquio telefonico tra il presidente americano Barack Obama e il presedente francese, Francois Hollande. I due leader sono impegnati a "indebolire e sconfiggere l'Isis".
RispondiElimina2) L'obiettivo principale dell'Iisis è quello di creare uno Stato puro, fuori dagli schemi Occidentali, un Califfato (Impero). Prima hanno tentato di farlo legalmente tentando di introdurre la sharia, poi la jihad salafita è andata oltre sulla strada della rivoluzione globale.
3) L'Islam fa paura perché i fondamentalisti islamici interpretano il Corano come religione assoluta ed essi la utilizzano come strumento politico. Essi non mostrano tolleranza verso le altre religioni, anzi creano appositamente la contrapposizione contro l'Occidente, non condividendone i valori
1) L’ ISIS minaccia l’Occidente con il terrorismo, con la distruzione delle chiese, i musei, i luoghi più belli dei paesi che si considerano nemici. Con l’ uccisione di tutti gli uomini che non praticano la loro religione. L'ultimo messaggio diffuso dall'ISIS da Abu Mohammad al Adnani, portavoce dello Stato islamico, è: “Conquisteremo la vostra Roma, faremo a pezzi le vostre croci, ridurremo in schiavitù le vostre donne per creare un unico Califfato”.
RispondiElimina2) Lo scopo che si è prefisso l’ ISIS con gli ultimi attentati è di scatenare timore in tutta Europa. Con i loro video di minacce vogliono impressionarci, vogliono creare terrore e, in parte, vi riescono.
3) l’ISIS fa paura perché è imprevedibile, perché può attaccare in qualsiasi parte del mondo soprattutto nelle capitali, uccidendo centinaia di persone innocenti.
1) L'Occidente sta perdendo la ‘’guerra’’ contro lo Stato islamico perché non riesce a difendersi dal clima di terrore che l’ISIS diffonde. e intanto fa della Russia il suo nemico principale. Finché l'Occidente esita e pensa come contrastare la "minaccia" russa lo Stato islamico avanza. L’Occidente si è limitato a dei semplici bombardamenti e a delegare l'attacco delle aviazioni contro lo Stato islamico a terze persone, come gli sciiti e i curdi.
RispondiElimina2) Lo scopo dell’ISIS è quello di formare un grande Califfato, in parte già conquistato in Iraq e Siria, visto che nei territori sotto il suo controllo riscuote le tasse, promuove l'istruzione e ha dato vita a una burocrazia. L'obiettivo dell'ISIS è sicuramente quello di creare un vero e proprio stato che rompa i confini degli stati mediorientali decisi in primis da Francia e Inghilterra.
3) L’ISIS fa paura perché potrebbe usare armi non convenzionati, seminando terrore tra le persone. I kamikaze, facendosi scoppiare, generano terrore psicologico e morte. L’ISIS (Stato islamico del Levante) o Is, Stato islamico, come vuole essere chiamato ora, è nato nel 2013 e fa paura al mondo con spietati bagni di sangue e conquiste militari. Nelle sue file si sono arruolati centinaia di giovani occidentali nati islamici o convertiti e almeno cinquanta sono italiani. Tutti quelli che gli si oppongono – minoranze religiose, sunniti moderati, forze sciite e curde vengono da loro combattuti e uccisi senza pietà
1. L'Isis minaccia l’Occidente con il terrorismo, con i kamikaze seminando morte con lo scopo di diffondere la paura in tutto l’Occidente.
RispondiElimina2. Lo scopo dell’Isis che si è prefissato con i massacri di Parigi è quello della conquista dell’Occidente. Il terrorismo è una sorta di lotta politica, sempre esistita nel mondo, basata sulla violenza e l’oppressione, rivolta alle popolazioni innocenti in modo da terrorizzare il mondo.
In questi ultimi anni il terrorismo ha assunto forme sempre più preoccupanti e si è basato sempre di più sul concetto di “guerre di religione“, anche se in realtà, la maggior parte delle volte, è l’economia ad influenzarle. Particolari riferimenti vanno fatti soprattutto alle organizzazioni fondamentaliste islamiche, quali “Al Quaeda“, responsabile di diversi attentati terroristici. L'ISIS sembra figlia di Al Quaeda.
3. L’Isis fa paura perché ha dei progetti molto ambiziosi e, soprattutto, pericolosi, ed è disposto a perseguirli a tutti i costi e con qualunque mezzo, arrivando perfino ad uccidere gli stessi musulmani non sunniti che sono sospettati di intralciare i loro progetti.
1) L’ISIS minaccia tutte le operazioni militari sostenute dall’America e Francia in Iraq. Anche con le forme di terrorismo. Dopo gli attacchi di quel famoso venerdì 13 a Parigi tutte le forze militari si sono mobilitati per fermare gli attentati.
RispondiElimina2) Gli attacchi dell’ISIS arrivano all’improvviso come è successo a Parigi il 13 novembre; a Parigi 352 persone sono state ferite. Parigi si è svegliata con 130 morti, in sei diversi attentati dell’ISIS . E’ il più grave attacco mai messo in atto in Francia. Ad agire è stato un gruppo di sette terroristi . Poi è arrivato un video dove diceva: ” Non vivrete in pace finché continueranno i bombardamenti in Siria. ” Siamo in guerra sarà lunga e difficile e per questo che dobbiamo attenderci altri attacchi in diversi paesi oltre la Francia ma risponderanno colpo su colpo per distruggere lo Stato Islamico.
3) L’ISIS fa paura al mondo con i suoi spietati bagni di sangue e conquiste militari. Nelle sue file si sono arruolati centinaia di giovani nati islamici o convertiti; il principale gruppo è il gruppo dei jihadisti che combattono le forze governative non solo in Siria e Iraq ma anche in Europa.
1. L’ISIS minaccia l’Occidente con il terrorismo: pressione psicologica, crudeltà, distruzioni e violenze. Essi sono imprevedibili quando programmano gli attacchi che potrebbero colpire più città, o luoghi delle città, contemporaneamente.
RispondiElimina2. Lo scopo che l’ISIS si è prefisso con gli attentati di questi ultimi anni è quello di incutere paura all’Occidente, dimostrando così quando sia forte il loro potere sulle nostre menti e sulla nostra vita.
3. L'ISIS fa paura perché minaccia la nostra libertà di pensiero, di parola, di professare la religione che più ci appartiene. L’ISIS minaccia anche le nostre abitudini ed il nostro modo di vivere, la nostra quotidianità e la nostra cultura.
1) "Lo jihadismo è una esagerazione e una aberrazione che va al di là di quelli che sono i limiti dell’islamismo anche a livello di elaborazione politica", questo dice il prof. Massimo Campanini, orientalista e studioso delle culture islamiche, ed è lapidario: «L’Isis è una bufala». Ma io credo invece che siamo veramente in pericolo! "Siamo in vostre strade», minaccia l’ISIS e, visto quel che sta succedendo di drammatico con le stragi in più paesi, penso facciano sul serio.
RispondiElimina2) Lo scopo che si è prefissato l'ISIS è quello di creare un impero: il "Califfato" che si dovrebbe estendere dall'Oriente all'Occidente.
3) L'ISIS fa paura perché provoca terrore anche psicologico tra le persone. La loro arma è l'assalto a sorpresa nei luoghi affollati, uccidendo persone innocenti. I jihadisti non dimostrano né tolleranza verso le altre religioni né pietà e, strumentalizzando Allah, si preparano alla guerra santa.
1. Nel mondo attuale esistono terrorismi di ogni genere ma solo quello di matrice islamica pare destare preoccupazioni mondiali, in quanto provoca interventi armati e muove eserciti potenti. L'ISIS minaccia l'Occidente con la paura e il terrore, con le violenze fisiche e mentali, con le armi, con l'intenzione di creare un unico Califfato esteso dall'Oriente all' Occidente.
RispondiElimina2. L'ISIS ha come obiettivo quello di costruire un unico Stato islamista conquistando Roma e Città del Vaticano, simboli dell’intero Occidente e della cristianità. Sono proprio queste dichiarazioni ad allertare i Paesi Europei.
3. L'ISIS fa paura perché i jadisti sono sparsi in diversi paesi e agiscono come una setta. Essi attaccano a sorpresa e potrebbero colpirci in qualsiasi istante e in qualsiasi parte dell'Occidente, soprattutto nelle grandi capitali. Il carattere principale che distingue il terrorismo islamico dagli altri è il suicidio religioso. Il combattente islamico porta la strage facendosi saltare con l'esplosivo secondo un rituale abbastanza preciso, nella prospettiva di raggiungere immediatamente il paradiso. In Occidente viene denominato impropriamente "kamikaze" ma egli si considera uno "shaid", termine coranico che significa "martire".