È saggio… non cominciare a parlare finché non sei certo di ciò che vuoi comunicare!
Ma come passare in maniera efficace dall’idea alla sua enunciazione?
Attraverso il linguaggio ogni persona cerca di esprimere ciò che pensa e sente, comunicando agli altri una serie di messaggi. Esprimersi bene significa, in primo luogo, saper trasmettere agli altri i messaggi interiori, proprio come li abbiamo concepiti.
L'arte della comunicazione è quella di far corrispondere al pensiero le parole!
La video lezione di questa settimana, proposta da Rcs Education, parte dal 14 Luglio 1789: data d’inizio della Rivoluzione Francese. Dalle proteste del popolo, la crisi economica e i privilegi dei nobili e del clero alla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Cos'è il califfato? - Lo Stato islamico si fonda sulla costruzione di un’entità politica basata su un’interpretazione rigorista della Legge islamica, ma che forse non è mai esistita nel modo in cui la conosciamo oggi.
Che rapporto c'è tra l'Isis e al-Quaida? - Dopo la guerra in Siria la loro alleanza si è spezzata e ora sono due entità concorrenti, che agiscono con mezzi diversi, l'uno concentrando gli sforzi su uno Stato dotato di capacità di espansione, e l'altro con operazioni terroristiche in Occidente.
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Chi lo sostiene e chi lo contesta? - Lo Stato Islamico è sostenuto da una giovane generazione di jihadisti di varia provenienza. Gli ideologi jihadisti della vecchia generazione e gli ideologi musulmani riconducibili ai Fratelli Musulmani invece lo contestano, ma nessuno si pronuncia in modo unitario.
Come mai molti jihadisti vengono dall'estero? - Il combattente jihadista gode di un grande prestigio sia quando cade come “martire”, sia come reduce del jihad. Il reclutamento avviene tra categorie che soffrono di disagio economico o psicologico ma anche tra i fanatici della "guerra santa".
Conflitto religioso? - Ci sono motivi politici ed economici dietro la guerra in Iraq e in Siria, ma non va comunque sottovalutato l'elemento religioso.
Che cosa dobbiamo imparare da queste vicende? - La questione dello Stato islamico insegna che non è possibile usare i fondamentalisti islamici per ottenere risultati politici, come hanno fatto gli americani in Afghanistan e in Libia.
Come mai l'Occidente è lento nella risposta ai vescovi orientali? - Alla crisi economica che indebolisce l'Europa si aggiunge il fatto che i cristiani non hanno un peso politico autonomo in Medio Oriente.
I musulmani sono tutti uguali? - I musulmani che vivono in Occidente si distinguono per l’etnia o l’origine nazionale. Ma molti di loro ormai hanno perso il legame con l’Islam del Paese o della cultura di provenienza e si riconoscono più facilmente in un Islam globale.
La Rivoluzione francese scoppia nel 1789 e termina nel 1799.
Vigilia della rivoluzione
Nel 1789 in Francia la popolazione era divisa in:
nobiltà, che aveva il monopolio delle cariche pubbliche e numerosi privilegi economici e fiscali
il clero
il terzo stato composto da borghesi, commercianti ed artigiani, proletariato urbano e contadini, che era lo strato più numeroso e vario della popolazione.
Cause della rivoluzione francese
Dopo il 1781 l'antico regime entra in crisi a causa di difficoltà finanziarie (dovute alle forti spese per la partecipazione alla guerra di indipendenza americana).
Viene proposta una riforma economica che però intaccava i privilegi dei nobili e del clero. Questi, per contrastare tali riforme, costringono il re Luigi XVI a convocare gli Stati Generali.
Gli Stati Generali erano un'assemblea in cui ogni ordine sociale (nobiltà, clero e terzo stato) doveva avere un numero eguale di deputati, ma il terzo stato chiede ed ottiene di avere un numero doppio di rappresentanti per riuscire contrastare le votazioni di nobiltà e clero che spesso andavano a coincidere (mantenendo così i propri privilegi a discapito dei ceti meno abbienti)
Votazione a testa o per ordine?
Però, se il re concesse che il Terzo stato avesse un numero di rappresentanti doppio, l'aristocrazia ottenne che le votazioni negli Stati generali dovessero avvenire "per ordine" e non a testa: in altre parole, a ogni "stato" toccava un voto e quindi la nobiltà e il clero avrebbero avuto in ogni caso la maggioranza.
La questione andò avanti per più di un mese.
Il Giuramento della Pallacorda
Il giuramento della Pallacorda
Il Re, appoggiato dai nobili, non prendeva una decisione sulla questione del voto, così i deputati del terzo stato si riunirono nella sala della Pallacorda dove giurarono di dare una Costituzione alla Francia.
Il Clero e 47 membri della nobiltà si unirono a loro formando l'Assemblea Nazionale Costituente. Luigi XVI sconfitto sul piano politico, decise di ricorrere alla forza, ma la borghesia reagì e, con l'aiuto delle classi popolari, il 14 luglio assale e conquista la Bastiglia simbolo del dispotismo del regime assoluto.
(Da "Ripasso facile... ")