La caratterizzazione è la presentazione del personaggio, la delineazione dei tratti specifici del suo aspetto e della sua personalità.
Caratterizzare un personaggio storico non è semplice
perché non vuol dire solo presentarlo fornendone un ritratto esteriore e
qualche indicazione anagrafica.
Per
caratterizzare un personaggio storico è necessario conoscere i fatti
cui il personaggio si è visto attore delle vicende e studiare le sue azioni e i
comportamenti da lui assunti.
Come fare?
Mediante un accumulo di
elementi che potranno emergere dalle vicende stesse, dal giudizio degli altri
personaggi, dalle capacità osservate nei suoi comportamenti che poi sono le azioni che lo vedono
protagonista dei fatti o succube degli stessi.
La caratterizzazione di
tale personaggio riguarda non tanto gli aspetti fisici (la figura-il
volto-l'abbigliamento) ma i comportamenti e il carattere, anche per le caratteristiche morali.
L'aspetto psicologico
si può individuare analizzando i tipi di reazioni psicologiche che emergono in
una situazione specifica, dagli indizi che ne fanno emergere il carattere.
Il personaggio va
ambientato nel contesto spazio
/ tempo e il suo ruolo
deve essere individuato con obiettività e valutato per gli
aspetti positivi e/o per quelli negativi, senza pregiudizi ideologici.
Il giudizio critico
può essere personale e/o dei critici della Storia.
ATTIVITA':
Dopo aver ascoltato attentamente la lezione di Storia in classe e averla studiata dal tuo libro, fai una breve ricerca in internet, per raccogliere altre informazioni sui personaggi storici che ritieni protagonisti degli eventi (fatti) prima di caratterizzarli. Leggi sopra la lezione su come caratterizzare il personaggio storico. Caratterizzane almeno tre (max 10 righi, per ciascun personaggio).
Alla morte di Augusto il potere passò a Tiberio, suo figlio adottivo e figlio naturale di sua moglie Livia e del primo marito Claudio Nerone (per questo la dinastia si chiamò, oltre che Giulia, dalla casata di Augusto, anche Claudia).
RispondiEliminaTiberio nacque a Roma il 16 Novembre del 42 a.C , egli divenne il secondo imperatore romano. Fu ossequioso e rispettoso verso il Senato, ma non era dai senatori molto apprezzato, forse perché egli tentò di moralizzare i loro costumi. Tiberio ha gestito l'Impero in un modo attento, basandosi su una politica oculata e prudente, ma fu lo stesso criticato dagli storici antichi, quali Tacito e Sventonio. La storiografia moderna ha rivalutato la sua figura di politico abile e attento.