È saggio… non cominciare a parlare finché non sei certo di ciò che vuoi comunicare!
Ma come passare in maniera efficace dall’idea alla sua enunciazione?
Attraverso il linguaggio ogni persona cerca di esprimere ciò che pensa e sente, comunicando agli altri una serie di messaggi. Esprimersi bene significa, in primo luogo, saper trasmettere agli altri i messaggi interiori, proprio come li abbiamo concepiti.
L'arte della comunicazione è quella di far corrispondere al pensiero le parole!
Questa canzone venne cantata in un campo di concentramento. E’ una canzone allegra, per dare un po’ di armonia ai bambini orfani o separati dai loro genitori che erano morti o prigionieri, perché c’èra molto tristezza nel lager dei nazisti. Per questo la maestra faceva cantare questa canzone ai bambini, per tirarli un po’ su di morale, per distrarli dal dramma che stavano vivendo
COMMENTO ALLA CANZONE GAM GAM La canzone ora fa parte della colonna sonora del film Jona che visse nella balena di Roberto Faenza. È cantata dal coro franco israeliano Chevatim, musicata dal direttore Elie Botbol. E’ uno stile musicale ritmato e con orchestrazione complessa originaria delle comunita' ebraiche hyiddis. Il testo viene tradizionalmente cantato dagli ebrei durante lo Shabbat. Secondo me la canzone è molto significativa perché ci ricorda la sofferenza patita dai bambini ebrei chiusi nei campi di concentramento nazisti.
Questa canzone veniva cantata in un campo di concentramento da tutti i bambini prigionieri rinchiusi nel lager. La canzone nel contenuto è una triste invocazione a Dio, come una preghiera ma, nello stesso tempo, è allegra nel motivo. Le parole sonore ripetute e il ritmo del canto ci fanno capire quanto fosse importante la musicalità della canzone per i bambini, in quel luogo squallido lontano dalla natura e dai propri cari. .
Poiché ho creato questo BLOG per i miei alunni, quindi per fini strettamente didattici, invito i visitatori a non postare commenti, non ne autorizzerei la pubblicazione. GRAZIE! Prof.ssa Angelica Piscitello
Questa canzone venne cantata in un campo di concentramento. E’ una canzone allegra, per dare un po’ di armonia ai bambini orfani o separati dai loro genitori che erano morti o prigionieri, perché c’èra molto tristezza nel lager dei nazisti. Per questo la maestra faceva cantare questa canzone ai bambini, per tirarli un po’ su di morale, per distrarli dal dramma che stavano vivendo
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RispondiEliminaLa canzone ora fa parte della colonna sonora del film Jona che visse nella balena di Roberto Faenza. È cantata dal coro franco israeliano Chevatim, musicata dal direttore Elie Botbol. E’ uno stile musicale ritmato e con orchestrazione complessa originaria delle comunita' ebraiche hyiddis. Il testo viene tradizionalmente cantato dagli ebrei durante lo Shabbat. Secondo me la canzone è molto significativa perché ci ricorda la sofferenza patita dai bambini ebrei chiusi nei campi di concentramento nazisti.
Questa canzone veniva cantata in un campo di concentramento da tutti i bambini prigionieri rinchiusi nel lager. La canzone nel contenuto è una triste invocazione a Dio, come una preghiera ma, nello stesso tempo, è allegra nel motivo. Le parole sonore ripetute e il ritmo del canto ci fanno capire quanto fosse importante la musicalità della canzone per i bambini, in quel luogo squallido lontano dalla natura e dai propri cari. .
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